top of page

Roma. Roma che stupisce dietro i palazzi, con una fontana che ride da lontano e che riscopri ogni giorno nel caleidoscopico frangersi dell'acqua in mille guizzi. Roma che sogna dietro gli angeli di ponte Sant'Angelo, all'ombra di San Michele. Roma fantastica dei mille strati, della terra che come una fetta che ingolosisce rivela mille sfoglie da gustare tutte farcite da sapori vicini e lontani. Roma da favola e Roma da incubo, in quelle piazze, lì al Quadrato e al Ghetto dove le scritte urlano di ingiustizia e sopraffazione. Roma a Amor, quella di Ovidio, dei baci schioccati all'ombra dei pini delle belle ville accarezzate dal sole caldo, della solidarietà e dell'inclusione. Roma luogo di gladiatori di ieri e di oggi, che attraversano quotidianamente i tunnel del disagio per emergere nella furia della lotta nell'arena del precariato e dell'indigenza. Una porta aperta, un libro, un chiusino, una serratura, un altare, una cupola ellittica, un panorama e un fiume. Roma quanto sei bella

​

​

bottom of page