top of page

Un trono speciale per una Papessa

 

In Vaticano, e più specificatamente presso il Pio Clementino, nella Stanza delle Maschere, è una delle più interessanti ed intriganti testimonianze della Roma papale: la sedia stercoraria.

Si tratta di un trono di epoca imperiale in porfido rosso, caratterizzato dalla seduta aperta al centro. La leggenda della sedia stercoraria ha avuto origine intorno ai secoli XII-XIII e ebbe come fantasioso fondamento l'elezione di una donna inglese al soglio pontificio. Ciò avvenne nell'853 quando Johannes Anglicus venne eletta papa con il nome di Giovanni VIII, regnando per circa due anni fino all'855. A tradire la papessa fu il suo stesso appetito sessuale dal quale non riuscì a privarsi neanche una volta ascesa al trono di s. Pietro. Così incinta, tornando nel giorno di Pasqua dal Vaticano al Laterano, fu tradita dal cavallo che impaurito dalla moltitudine che la circondava, preso dal panico la disarcionò, causandone la caduta e la nascita prematura del nascituro. I vagiti del bambino fecero il resto e la cara Giovanna venne lapidata e sepolta alla base di Via dei Ss. Quattro Coronati al Celio, dove ancora oggi si narra siano le sue spoglie. La leggenda dice che da allora tutti i papi vennero fatti sedere sulla sedia stercoraria e « allo scopo di dimostrare il suo valore, i suoi testicoli e la sua verga vengono tastati dai presenti più giovani, come testimonianza del suo sesso maschile. Quando questo viene determinato, la persona che li ha tastati urla a gran voce virgam et testiculos habet ("Ha il pene e i testicoli") e tutti gli ecclesiastici rispondono: Deo gratias! ("Sia lode a Dio").Quindi procedono alla gioiosa consacrazione del papa eletto» Quanto però riportato non risponde a realtà e, per quanto fantasiosa e divertente, quella raccontata rimane una leggenda forse inventata di sana pianta nell'ambiente che circondava l'Imperatore Federico II di Svevia, nel periodo che lo vide coinvolto nelle lotte per le investiture. L'utilizzo delle sedie o troni in occasione delle elezioni è stata riportata più volte, ma nulla ha a che vedere con l'accertamento del sesso del papa. In particolare nel "Liber Census” scritto nel 1192 da Cencio Savelli, futuro Onorio III, viene descritto il rituale di investitura del Pontefice presso la sede pontificia, allora Lateranense. Si menzionano in particolare tre sedie di cui una bianca e due di porfido rosso, in particolare due erano forate al centro e per questo denominate una stercoraria e l'altra pertusa. Si tratta molto probabilmente di sedie balnearie, probabilmente recuperate dalle Terme di Caracalla e utilizzate dagli avventori dopo il bagno al fine di asciugarsi facendo colare l'acqua dal buco centrale. Tornando al rituale di investitura descritto da Onorio, si sa che il Papa una volta eletto si sedeva sul trono posto dietro il ciborio di S. Giovanni in Laterano, quindi veniva spostato sulla sedia stercoraria e sospeso per le braccia e le gambe al fine di ricordare a lui come Dio possa elevare l'uomo al di sopra dello sterco. Infine il pontefice si spostava presso la Cappella di S. Silvestro dove era collocata un'altra sedia, detta porphiretica e riceveva le insegne del potere papale: le chiavi della Basilica, dei Palazzi Lateranensi e la ferula papale. Quindi il neo eletto papa si metteva nella posizione di una donna partoriente a personificare l'Ecclesia quale madre generatrice. Questo rito rimase in vigore fino al 1513 e venne soppresso dopo l'elezione di Leone X. Delle sedie menzionate quella stercoraria è conservata presso S. Giovanni in Laterano, mentre la porphiretica è oggi quella presso il Gabinetto delle maschere in Vaticano. La sedia in marmo bianco è andata perduta, probabilmente distrutta. Allora la storia del Papa Femmina è una vera e propria burla le cui origini sono molto probabilmente carnevalesche e antipapali. Nonostante sia stata più volte confutata non manca di affascinare e divertire. A tal proposito memorabile è il sonetto che G. G. Belli scrisse il 26 novembre 1831:


La papessa Ggiuvanna

Fu ppropio donna. Bbuttò vvia ’r zinale prima de tutto e ss’ingaggiò ssordato; doppo se fesce prete, poi prelato, e ppoi vescovo, e arfine Cardinale. E cquanno er Papa maschio stiede male, e mmorze,c’è cchi ddisce, avvelenato, fu ffatto Papa lei, e straportato a Ssan Giuvanni su in zedia papale. Ma cquà sse ssciorze er nodo a la Commedia; ché ssanbruto je preseno le dojje, e sficò un pupo llí ssopra la ssedia. D’allora st’antra ssedia sce fu mmessa pe ttastà ssotto ar zito de le vojje si er pontescife sii Papa o Ppapessa.

Featured Posts
Recent Posts
Search By Tags
Follow Us
  • Facebook Classic
  • Twitter Classic
  • Google Classic
bottom of page