Il Mausoleo di Santa Costanza
La nostra meta oggi è il Mausoleo di Costanza sulla via Nomentana, a Roma.
L’edificio a pianta circolare si apriva originariamente nella basilica paleocristiana edificata dalla stessa figlia di Costantino nel IV secolo. Al suo interno era costituito da un ambiente centrale separato dal deambulatorio mediante un elegante colonnato costituito da colonne binate, disposte in senso radiale per dare un effetto di solennità all’ambiente, reso ancor più sontuoso dall’elegante corredo marmoreo.
All’interno, la volta del deambulatorio e le pareti son rivestite di un meraviglioso mosaico in pasta vitrea in cui motivi cristiani e temi pagàni convivono in un colloquio simbolico fatto di corrispondenze. Ne sono esempio i girali di acanto al cui interno abitano putti vendemmianti, un tema di sapore pagano che in questo contesto simboleggia Cristo e il suo sacrificio. A questo soggetto si uniscono ritratti, decorazioni naturalistiche e classici scutulati (decorazione pavimentale romana) disposti a formare una croce greca con evidente riferimento a Cristo.
Fra gli elementi decorativi vanno menzionate le due absidiole con la Traditio Legis e la Traditio Clavium, dove Cristo è colto nell’atto di dare a san Pietro e a San Paolo gli strumenti della nuova Ecclesia Christi. Avrebbero dovuto completare quanto oggi ancora visibile, i meravigliosi mosaici della cupola, purtroppo distrutti dagli interventi seicenteschi. Si trattava di una successione su registri sovrapposti di elementi naturalistici e scene tratte dal Vecchio Testamento e dai Vangeli, come riportato da Simone Piazza nel saggio “I mosaici esistenti e perduti di Santa Costanza”. L’intero edificio vale sicuramente una visita per immergersi e godere di una delle bellezze più straordinarie dell’arte paleocristiana a Roma.
Dunque, non resta che...visitare per credere
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