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Come papa Silvestro salvò Costantino dalla lebbra.



La chiesa dei SS. Quattro Coronati è stata costruita sull'ultima parte della via Papalis, che nell'antichità corrispondeva al tratto iniziale della via Tuscolana, quella prossima alla cattedrale di Roma. È qui, all'ombra di S. Giovanni in Laterano, nella cappella di Costantino che è possibile immergersi nella leggenda che narra della recuperata salvezza dell'imperatore Costantino e di come papa Silvestro lo sottrasse alla peste. Questo viaggio nel tempo richiede il prezzo di un obolo da lasciare nella caratteristica ruota posta di fronte all'accesso alla cappella L'ambiente è a pianta rettangolare sormontato da una volta a botte e sulle pareti si sviluppa un fregio continuo istoriato con il falso storico più famoso nell'ambito della tradizione medioevale: la Donazione di Costantino. Partendo dalla controfacciata si susseguono da destra a sinistra una serie di riquadri che illustrano: Costantino colpito dalla lebbra in procinto di preparare un bagno con il sangue degli innocenti; il sogno di Costantino e l'apparizione di Pietro e di Paolo che spingono l'imperatore a raggiungere papa Silvestro presso il monte Soratte per trovare la salvezza; il papa di ritorno a Roma con le icone di Pietro e Paolo; il battesimo per immersione di Costantino e la sua guarigione; l'Imperatore in piedi nell'atto di donare la tiara al papa; l'entrata di Silvestro a Roma con gli attributi imperiali e condotto da Costantino a piedi; la contesa fra il rabbino e Silvestro ed il miracolo del toro; s. Elena e la leggenda del ritrovamento della vera Croce; Silvestro uccide il Drago che si nascondeva in una grotta sotto il Foro Romano.


Le due scene più importanti sono quelle relative alla consegna da parte di Costantino delle insegne imperiali a Silvestro e della proskynesis (inginocchiamento) imperiale al cospetto del papa. Ciò allude ad un atto di vassallaggio e di sottomissione del potere imperiale al potere spirituale, a cui si aggiunge la donazione del Laterano come territorio sul quale il papa avrebbe dato avvio al suo potere temporale. Cui prodest? La Cappella venne realizzata fra il 1244 e 1246, dopo la scomunica di Federico II di Svevia da parte di papa Innocenzo IV (1241) ad ammonimento a quanti in futuro si fossero ribellati al volere del pontefice. Gli affreschi, attraverso la storia di Costantino e Silvestro, erano a testimonianza della superiorità del potere papale su quello imperiale e la loro stesura continuò ad esercitare una forma di ritorsione per quanti nei secoli a venire si sarebbero ribellati alle decisioni della Chiesa di Roma. La Donazione di Costantino non è un documento autentico, come già dimostrato nel XV secolo dall'umanista Lorenzo Valla, ma un falso creato per interpolazione da un bibliotecario di S. Maria in Trastevere, per legittimare e giustificare ogni pretesa di potere del papa sopra il neonato Sacro Romano Impero. Oggi la storia della Donazione ci affascina e ci trasporta in un tempo lontano in cui leggenda e realtà partecipavano della storia, quella dell'uomo e della fede. Per questo la Cappella di Costantino resterà sempre un luogo di inesauribile fascino.

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